Quando non c’è nulla da imparare da alcuni docenti

In questi anni abbiamo avuto modo di conoscere da vicino le “gesta” dell’insegnante Sartori. L’ultima volta è accaduto questa estate, al parco Bissuola, dove si è presentato insieme alle sue “milizie” per insultare alcune donne musulmane con i loro figli che aderivano ad una iniziativa organizzata dal comune di Venezia.

Gli insulti in quell’occasione furono pesantissimi e le persone mobilitate da altre città (perché nella nostra le idee portate avanti dal professore non hanno mai attecchito) non si risparmiarono, esibendo tutta la loro aggressività verbale su quelle donne e su quei bambini innocenti.

Non abbiamo dubbi su come le campagne portate avanti da Sartori in forma pubblica siano del tutto incompatibili con il ruolo di insegnante. Da un docente di questo tipo non si può imparare nulla, tantomeno possono essere tollerate forme di xenofobia e razzismo delle quali si sarebbe fatto promotore.

Hanno fatto benissimo i ragazzi del coordinamento studentesco a protestare davanti al provveditorato. Qui non si tratta di riportare la discussione indietro nel tempo, fino agli anni settanta delle contrapposizioni ideologiche. Si tratta, invece, di prendere atto di una persona incompatibile con un’agenzia educativa come la scuola pubblica, di una persona che viola costantemente alcune normative (si veda in tal senso la legge Mancino del ’93).

Per questo sosteniamo in modo convinto la mobilitazione del coordinamento ed intraprenderemo ogni iniziativa possibile (coinvolgendo anche i nostri parlamentari) perché vengano presi provvedimenti in tal senso.

Federico Camporese, coordinatore metropolitano
Federazione di Venezia
Sinistra Ecologia Libertà