Venezia. “Nessuna periferia nella nostra città”

Ribadiamo ancora una volta l’urgenza di definire la data delle elezioni per restituire una regia politica a questa città sommersa – ormai quotidianamente – dalle innumerevoli istanze che caratterizzano la complessità di questo territorio. Un territorio ancora ferito dagli scandali del malaffare e che a nostro avviso non può far subire altri torti ai suoi abitanti – che meritano invece una governance da loro scelta e all’altezza di questa importantissima sfida.

Riteniamo quindi strategico considerare alcune semplici azioni che potranno essere attuate per non far fare una salto all’indietro ad alcune aree della città che altrimenti rischierebbero di essere travolte dal degrado, dall’incuria e dall’abbandono, con la conseguente frustrazione di chi le vive ogni giorno.

Pensiamo che sia urgente pianificare la riqualificazione dell’area di viale San Marco, che preveda la programmazione delle bonifiche, il superamento delle recinzioni a delimitare gli spazi inquinati ed un investimento per l’area giochi mai realizzata – per la quale anche oggi gli abitanti del quartiere hanno manifestato.

Allo stesso tempo riteniamo fondamentale pensare alla riapertura del Teatro del parco Bissuola (restaurato e oggi chiuso) anche solo in alcune fasce orarie serali, coinvolgendo le numerose associazioni culturali presenti sul territorio. Attualmente, infatti, in quell’area verde occorre rilanciare ogni tipo di presidio sociale per scongiurare e disincentivare il ritorno delle brutte frequentazioni.

Infine, la scuola ex Edison di Marghera che era stata assegnata con delibera alla municipalità per garantirne un uso pubblico attraverso l’avvio di attività culturali e sociali e che ora – a quanto pare – verrebbe revocata per sistemare alcuni uffici della Prefettura. Anche in considerazione dei molti sforzi intrapresi dai comitati e dalle associazioni per risistemare, pulire e rendere vivo questo spazio, riteniamo utile ripensare a questa scelta dopo aver effettuato le opportune bonifiche per smaltire l’amianto.

Chiediamo, quindi, di venire incontro alle esigenze della città e dei suoi abitanti, con pochi sforzi dedicati a queste aree non avremo nessun ritorno al passato, nessuna resa al degrado, e potremmo gettare le basi per affermare una città diversa. Una città senza periferie, viva, e orientata al futuro.

Federico Camporese, coordinatore metropolitano
Federazione di Venezia
Sinistra Ecologia Libertà

2020VE